Tutti lo ricordano come il fortunato titolo di un libro comico di Gino e Michele ma “anche le formiche, nel loro piccolo, s’incazzano” è una delle felici espressioni della penna sagace di Marcello Marchesi, uno dei più grandi umoristi italiani del ‘900, al quale il regista e collega Vito Molinari dedica uno spassoso omaggio in scena al Teatro Olmetto di Milano dall’11 al 20 marzo 2008 appunto con il titolo di “Anche le formiche, nel loro piccolo, s’incazzano”.
Prodotto dall’Associazione Teatrale Duende e interpretato da Mimmo Chianese, Federica Toti e Roberto Recchia, lo spettacolo diretto da Molinari attraversa parte del pianeta umoristico di Marchesi con piccoli e divertenti quadretti che fotografano le contraddizioni irrisolte dell’oggi.
“Le sue comiche riflessioni – spiega Vito Molinari - sono attualissime, fanno “il solletico al cervello” obbligando ad una psicanalitica presa di coscienza. Sempre col sorriso “in punta di penna” perché l’umorismo è arma adatta alla scherma intelligente, in punta di fioretto, per togliere la maschera alle brutture quotidiane. Il suo è un mondo da prestigiatore della scrittura, da funambolo di giochi di parole; un teatrino comico, comicamente logico nella sua illogicità, un malloppo di flashes, nonsensi, finti ricordi, amnesie autentiche, voci notturne, folgorazioni gratuite, epigrammi, brani infantili, frasi in costume da bagno, verità inutilmente profonde, parapoesie, similpensieri, malloppetti d’idee, gnocchetti di parole, fatti sfatti, neoproverbi, pillole di buonumore, amori passati e da venire”.
Classe 1912, scomparso nel 1978, Marchesi ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana degli anni 50 -60-70. Ha firmato almeno sessanta sceneggiature e otto regie di film per attori comici (Totò, Walter Chiari, Anna Magnani, Virginio Macario, Carlo Dapporto, Alberto Sordi..), ha scritto 30 riviste teatrali e numerosissime radioscene, ha creato moltissimi slogan per Carosello, sue le intramontabili espressioni: come "Non è vero che tutto fa brodo", "Il signore sì, che se ne intende", "Con quella bocca può dire ciò che vuole", "Basta la parola", "Il brandy che crea un'atmosfera". Scopritore di talenti, rivela e lancia l'attore e presentatore Mario Riva, il presentatore televisivo Mike Bongiorno, il cantante e attore Domenico Modugno, e Tino Scotti, Billa Billa, Sandra Mondaini, E' autore, produttore e regista di show televisivi per Delia Scala, Nino Taranto, Ugo Tognazzi e tanti altri.
Marcello Marchesi “è stato una miniera di idee per la televisione italiana ed ha contribuito a scriverne la storia, la sua capacità di fissare, anche in poche parole, un’ironia e una comicità mai fuori posto, semplice ed incisiva, ha regalato al pubblico italiano anni di divertimento”. Fra i programmi sceneggiati da Marchesi di maggior successo Indovinale grillo, L’amico del giaguaro con Corrado, Gino Bramieri, Raffaele Pisu e Marisa Del Frate, Quelli della domenica, varietà in cui Paolo Villaggio, alle sue prime apparizioni in video, proponeva le due irresistibili macchiette del dottor Kranz e di Fracchia.
L’elenco dei programmi televisivi firmati da Marchesi copre tre decenni di programmazione radiofonica e televisiva: Questo si, questo no, La piazzetta, Valentina, Noi e loro, Qui ci vuole un uomo, Speciale per Mina, Sveglia ragazzi, Antologia del musical, Napoli contro tutti (edizione 1964-65 della Lotteria di Capodanno), La prova del nove, Il signore ha suonato, Andiamoci piano, Chi ti ha dato la patente?, Stasera, le edizioni di Canzonissima del 1969 e del 1971, Il buono e il cattivo, con Cochi Pozzetto e Renato Ponzoni agli esordi, Ieri e oggi, Quarto programma, Cielo mio marito (scritto a quattro mani con Maurizio Costanzo piece interpretata da Gino Bramieri e Ombretta Colli) e Bambola non c’è una lira.